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Patto di Famiglia

Un atto donativo particolarmente importante è il patto di famiglia che permette, con notevoli agevolazioni fiscali e tutele giuridiche, il trasferimento generazionale dell’azienda.

È un contratto in base al quale l’imprenditore trasferisce l’azienda o le proprie quote societarie a favore di uno o più discendenti.

Ha lo scopo di assicurare continuità nella gestione dell'impresa, attraverso:

  • l’individuazione di uno o più discendenti (figli, nipoti) dell’imprenditore ritenuti idonei alla gestione;
  • il trasferimento ad esso/essi dell’azienda o delle partecipazioni di maggioranza (quando l’impresa è svolta attraverso una struttura societaria);
  • la liquidazione dei diritti economici dei legittimari ai quali non sono state assegnate l’azienda o le partecipazioni sociali.
     

Ci sono vantaggi di natura fiscale?


L'articolo 1 comma 78 della legge 296/2006 prevede un regime agevolato (non assoggettabilità dell’imposta) per i trasferimenti di aziende familiari (individuali o collettive) effettuati anche tramite patti di famiglia a favore dei discendenti che si impegnano a continuare l’attività nei successivi cinque anni.

Questo regime è estremamente vantaggioso e prevede: l’esenzione delle imposte di trascrizione per le formalità relative; l’esenzione dell’imposta catastale per la voltura relativa, oltre che l'esenzione dell'imposta di donazione.


LE DONAZIONI INDIRETTE


Ci sono poi altri atti, diversi dalla donazione, che realizzano un arricchimento indiretto nel beneficiario. Ad esempio, la rinuncia all’usufrutto, alla servitù o al credito; sicuramente c’è un vantaggio economico nel soggetto che beneficia indirettamente della rinuncia.

Tutte le volte in cui un genitore o altra persona paga il prezzo di acquisto dell’immobile che viene intestato al figlio, costui ne è sicuramente avvantaggiato perchè non paga il prezzo che viene pagato da altri. Tutti questi atti apportano un arricchimento a vantaggio del soggetto beneficiario dell’atto, ma non costituiscono donazioni dirette.