•  
  • Richiesta informazioni

  •  
  • Richiesta informazioni

Certificazione del sistema di qualità

Richiesta informazioni

Campi non compilati correttamente.
Grazie! Richiesta inoltrata con successo

Gli atti di disposizione del proprio corpo completano il testamento biologico

Gli atti di disposizione del proprio corpo completano il testamento biologico

Questo 19 marzo è entrata in vigore la legge n.10/2020 che prevede gli atti di disposizione del proprio corpo.
Di cosa si tratta? In sostanza ognuno di noi ha la possibilità di disporre del proprio corpo o dei tessuti post mortem mediante dichiarazione con la forma prevista dalla legge 219/2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) e cioè per atto pubblico, scrittura privata autenticata o per scrittura privata consegnata all'ufficio dello stato civile del comune di residenza.

Il disponente, maggiorenne, può nominare un fiduciario o un sostituto del fiduciario per il caso di morte o di incapacità del fiduciario.
La persona di fiducia così nominata avrà il compito di comunicare l'esistenza del consenso all'atto di disposizione del proprio corpo per fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica al medico che accerta il decesso.

La dichiarazione di consenso va comunicata all'ASL di appartenenza che la conserva e trasmette il contenuto alla banca dati nazionale.

La nomina del fiduciario e del sostituto va accettata e può essere revocata.
La nomina e la revoca vanno pure comunicate all'azienda sanitaria di competenza che a sua volta le trasmette alla banca dati nazionale.

Con questa normativa è stato completato il possibile contenuto sostanziale del "testamento biologico".

Con le DAT il disponente, dopo aver assunto informazioni esaurienti e complete e quindi dopo aver acquisito un consenso informato in merito agli accertamenti e trattamenti sanitari, esprime le sue volontà in merito alla loro applicazione, rinuncia o rifiuto, ben cosciente delle conseguenze della scelta.

Le DAT vanno inserite nella banca dati nazionale istituita di recente ed entrata in vigore l'1 febbraio 2020.

Dal 19 marzo 2020 il cittadino può far inserire nella stessa banca dati anche il contenuto della sua volontà in merito alle disposizioni del proprio corpo o di tessuti post morte.